I NOSTRI OBIETTIVI

“SHARING FACTORY”

Il progetto eetico nasce con l’obiettivo di creare un nuovo modello di fare impresa che trasforma la tradizionale struttura piramidale dall’alto verso il basso e propone un nuovo meccanismo di governance orizzontale e partecipativo, applicando i principi della cooperazione, trasparenza, apertura e collaborazione diffusa. Una “sharing factory” che valorizza le risorse produttive e le competenze progettuali presenti sul territorio locale per concretizzarne la presenza sui mercati globali, in un comune progetto di sviluppo, innovazione e condivisione sia sociale che economico. Eetico vuole essere un modello riproducibile, costituito da singoli nuclei locali e autonomi aggregati tramite la rete.

PRODUZIONE CONSAPEVOLE

Eetico assume il ruolo di attivatore e mediatore di una community aperta di artigiani, PMI e designer, permettendo loro, grazie alle nuove tecnologie online a alla digitalizzazione dei mezzi, di realizzare progetti comuni tra persone fisicamente distanti e di condividere gli asset disponibili in modalità “peer-to-peer”. L’obiettivo è quello di facilitare un utilizzo più efficiente e diffuso di abilità, risorse, tempo e competenze che sono spesso in eccesso rispetto all’uso che ne viene fatto, con conseguente risparmio finanziario e diminuzione degli sprechi.

LA COMMUNITY EETICO

Entra a far parte attivamente nella community Eetico anche chi acquista online gli oggetti realizzati, interagendo con l’invio di feedback e suggerimenti, esprimendo attraverso i canali social del web la sua esperienza di acquisto consapevole. Da soggetto passivo ad attore attivo: l’utente è fruitore e produttore al tempo stesso di informazioni e contenuti, aderisce ad un progetto con cui condivide interessi, filosofia e valori comuni. Reputazione e trasparenza sono alla base della costruzione del rapporto di fiducia e soddisfazione su cui si fonda il modello di relazioni della “sharing factory” Eetico. Chi ne entra a far parte viene direttamente chiamato a partecipare con i propri contributi, condividendo il ruolo di “driver” nell’assetto delle dinamiche del progetto.